Biografia

Nota biografica
Germano Paolini è nato a Brescia nel 1950; vive e lavora a Grosseto dal 1967, anno in cui si avvicina alla pittura. La sua attività artistica ha inizio nel febbraio 1987, con la prima personale a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Grosseto, presso la Galleria Comunale “P.Pascucci”, presentazione in catalogo di Nicoletta Cardano. Nello stesso anno espone a Roma, presso la Galleria d’ Arte “L’Occhio Parlante”, una serie di opere ispirate al paesaggio toscano e alla Maremma. Catalogo monografico dal titolo “Passeggiate in Etruria“, testo critico di Elio Mercuri e brani di Alessandro Amendola (pubblicato dalla 2A – Editrice – Roma)
Nel 1991, dopo una personale presso la Galleria Campioli Arte di Monterotondo, è ospite con altri quattro artisti grossetani al Museo Branitz della città di Cottbus in Germania. Al ritorno dalla Germania, espone presso la Galleria d’Arte “Il Tridente” di Grosseto una serie di tele e acquarelli su questa esperienza di viaggio e lavoro. La mostra, “In viaggio verso Cottbus”, è presentata in catalogo da Nicoletta Cardano. Nel 1992, dopo una personale alla Galleria “Arte & Arte” di Montegranaro (AP), partecipa alla collettiva “Incontro con i pittori della Maremma” che si tiene a Baltimora (U.S.A.). Organizzata dalle nostre autorità consolari e dalla Associazione Primavera Maremmana, della quale Paolini è uno dei promotori, la mostra sarà spostata nel 1993 nelle città di Philadelphia e Pittsburg.
Praga
Dal 92 Paolini incomincia a lavorare alla preparazione della mostra “Praga – Ritratto di una città” che si concretizzerà all’inizio del 1995 con l’esposizione allestita dal Comune di Siena – Galleria di Palazzo Patrizi. Viene pubblicata una monografia con testo critico di Mario De Micheli e scritti di Giancarlo Fazzi e Alessandro Amendola (edizioni 2A – Roma). La mostra è proposta anche a Roma presso la Galleria Fidia Arte Moderna, a Palazzo Altemps di San Ginesio e nella sala della Cattedrale di San Clemente di Velletri.
Nel 1997 partecipa ad un nuovo “Incontro con i pittori della Maremma” presso la Galerie Theater di Wolfsburg (Germania) in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di quella città ed il Consolato Generale di Hannover. La mostra viene poi presentata all’ Istituto di Cultura Francese di Kiel, a cura della Società Dante Alighieri di Kiel, con presentazione di Renate Paczowski, direttrice del Museo della Landesbiblioteck .
Nello stesso anno Paolini partecipa ad “Urbs Artis ’97”, alla Rampa Martini di Urbino. Rappresenta il primo atto di una collaborazione con la Facoltà di Sociologia dell’Arte di quella Università e con l’ E.S.S.A.D.(European Society for the Sociology of Art and Design). L’iniziativa prende il via dalla ricerca sul mondo dell’arte condotta da Danila Bertasio. Si concretizza nel volume “Professione Artista – Un’ indagine sociologica sulla creatività in pittura” (Clueb-Bologna). In appendice al volume sono inseriti testi dei pittori F.Campanella, B.Liberti e G.Paolini a commento dei dati elaborati nell’indagine.
L’esperienza di Urbs Artisa prosegue nel 1998 nella Cappella di Villa Rufolo a Ravello, con la mostra di grafica “Alfabeti – Narrazioni di segni”, in cui gli artisti sono accomunati dal linguaggio del disegno. Della mostra viene redatto un catalogo con scritti di Massimo Bignardi, Ada Patrizia Fiorillo e Danila Bertasio.
Nel giugno ’98 partecipa a Washington alla mostra “Artisti nella Maremma toscana”, organizzata dall’ Istituto Italiano di Cultura di Washington e dalla Associazione Primavera Maremmana; catalogo presentato da Mario De Micheli.
Roma
Fra ottobre e novembre inizia la collaborazione con la Galleria d’Arte Contemporanea La Vetrata, di Roma, con una mostra dedicata ai “Paesaggi toscani” dell’ultimo periodo. Presentazione in catalogo di di Mario Lunetta.
Nel 1999 Paolini è invitato dalla Galleria La Vetrata alla settima edizione della Primaverile Romana 1999 – Nuove Proposte-organizzata dall’A.R.G.A.M. Successivamente espone a Malta, a La Valletta presso l’Istituto Italiano di Cultura. A questa esperienza sarà ispirata la mostra “Ricordi di un’isola”, presentata all’inizio del 2001 alla Galleria “Il Tridente”di Grosseto (nota critica di Giorgio Seveso).
Nel dicembre 2000 affronta per la prima volta il tema di Roma, presentando alla Galleria “La Vetrata” la mostra “Roma – Una città come una foresta”. In catalogo testi di da M.Lunetta e N.Cardano.
A marzo 2002, presso la Sala dell’Ateneo di Bergamo Alta propone “Visioni e ritratti di Toscana” una serie di paesaggi dedicati alla regione in cui vive e che è costante fonte di ispirazione per il suo lavoro. L’esposizione sarà riproposta alla Galleria Dusiè di S.Martino B.A. (Verona).
Nel novembre dello stesso anno espone al Monastero di S.Anna di Nocera Inferiore l’opera “Il Ponte”, scomposizione in dodici tele, nell’ambito della Rassegna d’Arte “ALFABETI-sistemi cognitivi dell’arte: media e tecnologia dell’arte contemporanea” ideata dall’amico artista Lucio Afeltra.
Ad Aprile 2003 torna alla Vetrata di Roma con “Crete e borghi in terra di Siena” a da giugno ad agosto Paolini è invitato all’Accademia d’’Egitto a Roma alla mostra “Arte a Roma Italia Egitto” nell’ambito della Primaverile A.R.G.A.M. 2003.
L’anno 2004 Paolini prepara due significative mostre, ancora una volta incentrate sul tema del viaggio e della città. La prima, intitolata “Viaggio a Verona” è presentata da un testo critico di Franco Casati alla Galleria “Dusiè” di S.Martino B.A. La seconda rappresenta l’eredità delle continue frequentazioni della città capitolina, attraverso le quali Paolini approfondisce il suo personale rapporto con un “ambiente” quasi simbolico e fonte continua di spunti meditativi. La mostra, intitolata “Complicità romane”, è alla galleria La Vetrata con catalogo presentato da Dino Carlesi.
Roma e Napoli
Nel 2005 è invitato al Salone di Maggio, che si tiene al Vittoriano, organizzato dalla Provincia di Roma, per partecipare alla rassegna “Roma: luoghi e colori” curata da Carmine Siniscalco.
Tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006 presenta alla Galleria Pascucci di Grosseto e alla Galleria Dusiè di S.Martino B.A.“In viaggio sull’Ombrone” e nel novembre 2006 con la mostra “La mia Toscana” torna alla Vetrata di Roma.
Il 2007 vede la preparazione e la realizzazione di una importante mostra che Paolini tiene a Napoli nella sede di Castel dell’Ovo. “Paesaggi e città – Incroci della memoria e dell’immaginario” ripercorre in parte le fasi più significative della attività artistica di Paolini negli ultimi venti anni e propone una sezione dedicata alla città pertenopea. Il catalogo contiene una presentazione di Mario Lunetta.
Fra Aprile e Maggio 2008 espone insieme agli amici Gioxe De Micheli, Gunther Rechn e Antonio Chessa, presso la Chiesa dei Bigi di Grosseto e successivamente alla Galleria Edigrafica di Firenze. A dicembre presenta alla Galleria “La Vetrata” di Roma “Appunti di viaggio”, venti tele dedicate al tema del paesaggio urbano. Un percorso denso di spunti e impressioni talvolta parallele tra le città di New York e Siena, Praga e Roma, Verona, Malta e Napoli.
A Giugno e Luglio 2009 è tra i “6 artisti nella Maremma Toscana a Budapest” che espongono presso la prestigiosa sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest. Nel 2010 ripeterà la stessa esperienza nell’altrettanto suggestiva sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga. A novembre 2009 presenta alla Stamperia d’Arte Edigrafica di Firenze la mostra “Percorsi sul filo del verosimile“.
Nell’estate 2010 espone presso le sale della Galleria “Il Frantoio” di Capalbio Omaggio a Capalbio
Praga a Praga
Tra il 2012 e il 2013, contemporaneamente alla realizzazione di alcune opere destinate a sedi istituzionali, prepara e realizza la sua seconda mostra dedicata alla capitale boema intitolata “Incontri con Praga”. Curata da Davide Sarchioni la mostra è ospitata nell’ottobre 2013 nei prestigiosi spazi dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga con il Patrocinio dell’Ambasciata d’Italia nella Repubblica Ceca.
Nell’Aprile 2015 è invitato alla Galleria Il Frantoio di Capalbio per partecipare al Capalbio Photography Festival 2015, diretto da Marco Delogu, dal tema “This land is our land”.
A Giugno espone alla Smart Gallery di Verona una serie di 16 Gouache.
Nel mese di Settembre al Cassero senese di Grosseto partecipa all’edizione 2015 della Città Visibile dal titolo “Utopolis“ con una installazione in plexiglass, in collaborazione con lo scultore Antonio Barbieri ed il fotografo Faber Torchio. Il progetto, a cura di Marta Paolini, si intitolava “Utopia non esiste”.
A novembre dello stesso anno presenta alla Galleria della Tartaruga in Via Sistina un nuovo lavoro dedicato a Roma e presentato da Marta Paolini. La mostra “L’ipnotico cromatico” prende il titolo da un testo di Valentino Zeichen inserito in un light-box.
E’ del maggio 2016 la successiva personale dal titolo “Derive”, serie di marine che risentono nella motivazione dei tragici eventi migratori, introdotte da una presentazione di Mauro Papa A dicembre dello stesso anno la Cantina Cecchi di Val delle Rose, nel comune di Magliano in Toscana, ospita nelle sale adibite all’accoglienza, nella cantina e nella suggestiva atmosfera della barricaia una serie di opere che documentano l’attività di Paolini negli anni dal 2004 al 2016. Per l’occasione gli vengono ordinati due grandi paesaggi
Nel giugno 2019 è invitato alla mostra “A L’Infinito”, dedicata alla poesia di Giacomo Leopardi, che si tiene alla Torre Truglia di Sperlonga. A ottobre, sempre alla Galleria della Tartaruga di Roma, propone la mostra personale intitolata “Il settimo giorno”, serie di paesaggi che interpretano il sentire di Paolini, permeato sempre più da un senso di partecipazione emotiva e corresponsabilità rispetto ai luoghi che diventano soggetto delle ultime opere.
Mostre recenti
Un successivo sviluppo dell’idea che guidava “Il settimo giorno” viene poi presentato nel giugno del 2021 presso la Lucerna Gallery di Castiglione della Pescaia.
