A cento anni dalla scoperta di Howard Carter della tomba quasi inviolata di Tutankhamon, il Faraone fanciullo, sposo della piccola Anchesenamon, figlia del celebre faraone eretico Akhenaton, si festeggia quel rinvenimento avvenuto nel novembre del 1922 e che poi comportò molti altri anni di lavoro tra fotografare, catalogare, sgomberare e trasferire tesori di eccezionale qualità che hanno arricchito il mondo, basti pensare che la bara e la maschera funeraria del Faraone entrambe in oro, sono ormai icone planetarie. Nel centenario appunto, Francesca Anfosso, ha sposato un’idea di Paolo Giorgi e ha deciso di ordinare presso la sua Galleria 28 Piazza di Pietra, una singolare mostra collettiva, trasversale al giovanissimo Faraone con 11 degli artisti della figurazione e del realismo magico tra pittori e pittrici, insieme a due fotografi tra i più incisivi nel restituire anche loro una visione del reale, sempre originale e soggettiva. Un viaggio di artisti di più generazioni, tutti coinvolti in un’opera ciascuno a misura unica 60×40, con oggetto una incursione del vedutismo “colto” teso questo, a scandagliare la segreta e misteriosa evocatività cui ci rimandano i 13 obelischi, un patrimonio che, unica città al mondo, adornano oggi alcune tra le più celebri piazze e luoghi di Roma.