Incontri con Praga - Cassero della Fortezza Medicea Grosseto – Giugno 2022

Sono molto lieto di poter ospitare nel Cassero senese la mostra “Incontri con Praga” dell’artista Germano Paolini. Una mostra fortemente caldeggiata dalla nostra Istituzione Le Mura per rendere omaggio ad un pittore di particolare rilievo e spessore non solo locale ma di ampio respiro nazionale ed internazionale. Conosco e stimo Germano da oltre quarant’anni come vivace, dinamico e intelligente operatore culturale sul nostro territorio, dai tempi delle prime edizioni della manifestazione “Primavera maremmana” quando insieme ad altri artisti (Tarsi, Bartolucci, Dominici…) dette vita ad un’iniziativa che è rimasta nel ricordo e nel cuore di tantissimi grossetani, come una piccola Montmartre cittadina che riempì di gente, di colori e di entusiasmo le vie del centro storico grossetano. Ma Germano Paolini non è stato soltanto un pittore della maremma e dei nostri paesaggi, ha esposto a Baltimora, a Philadelphia, ad Hannover, Wolfsburg, Kiel… e poi Villa Ruffolo a Ravello, Washington, Malta, Budapest, Urbino, Verona, Roma in un percorso ad oggi non ancora concluso. E’ a partire dal 2012 che inizia a pensare ad una mostra dedicata a Praga, uno dei luoghi del cuore dell’artista, una manifestazione che riscosse un incredibile successo e che fu ospitata negli spazi prestigiosi dell’Istituto Italiano di cultura della capitale boema con l’alto patrocinio dell’Ambasciata Italiana della Repubblica Ceca. E proprio questa mostra del tutto inedita sul territorio nazionale sarà offerta dal 4 al 25 giugno in un luogo altrettanto affascinante e suggestivo come la nostra Fortezza medicea.

Una mostra quindi che si inserisce a pieno titolo tra le più prestigiose ed attese all’interno della prima edizione di “Cassero in Arte”, una rassegna che verrà riproposta annualmente e che si pone una duplice finalità culturale: quella di avvicinare il maggior numero di persone a tutte le forme d’arte e riconsegnare contestualmente alla fruizione dei cittadini e dei turisti il meraviglioso patrimonio monumentale rappresentato dalla nostra cinta muraria.  


Alessandro Capitani – Presidente Istituzione Le Mura

L’idea iniziale di questo progetto espositivo è nata nel 2010, durante la mia presenza alla mostra collettiva 8 artisti nella Maremma Toscana, organizzata dall’Associazione Primavera Maremmana e  gentilmente ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura di Praga.

Già nel 1995 avevo dedicato alla capitale boema una prima serie di lavori, Praga – Ritratto di una città, presentata a Palazzo Patrizi di Siena con testo critico di Mario de Micheli e portata successivamente in altre gallerie e sedi italiane. Dedicare una nuova personale a Praga si proponeva dunque come una stimolante prospettiva di tornare in modo nuovo e con nuovi strumenti su un tema che mi era caro. Nell’autunno del 2013, grazie alla disponibilità del direttore Giovanni Sciola, ho avuto, quindi, nuovamente la possibilità di esporre nella cappella Barocca e nei contigui spazi dell’istituto una mostra personale comprendente circa sessanta opere, documentate dal catalogo Incontri con Praga, con testo critico di Davide Sarchioni.

La decisione di mantenere negli anni il più possibile integro il corpus principale della mostra è nata dal desiderio di trovare un’occasione per riproporla in Italia; occasione che oggi si concretizza, grazie all’Istituzione Le Mura, al Cassero della Fortezza medicea di Grosseto.

Negli oli oggi esposti nelle sale al piano terreno del Cassero, erano entrati i colori della città che in quegli anni sempre più si stavano imponendo e che avevano preso il posto di certi toni grigiastri dovuti all’abbandono dei decenni passati; insieme a questo, il mistero di alcune immagini notturne nei cui vuoti silenzi (ancora oggi basta allontanarsi da Ponte Carlo e dalla Karlova per poterli scoprire) sembrano riaffiorare sfuggenti apparizioni dal passato. Nella Sala dei matrimoni trova collocazione la serie dei light box con la quale avevo cercato nuove e sperimentali possibilità comunicative. Le sei opere nascono dalla percezione che il carattere evocativo di un luogo è costituito non solo dall’aspetto puramente visibile ma anche da una dimensione che può essere letteraria, musicale, o comunque legata a un vissuto personale. E’ da questo rapporto e da questa stratificazione di significati che  talvolta può nascere una intima e profonda relazione tra il luogo e chi lo contempla. Al piano superiore le chine e gli acquarelli evocano le atmosfere misteriose e romantiche di tanta letteratura legata alla capitale boema. Ancora oggi ne può essere toccato il viaggiatore che sappia entrare in sintonia con lo spirito della città, allontanando anche di poco il proprio percorso dalle zone più frequentate.

Il desiderio, infine, di coniugare più sollecitazioni sensoriali, “contaminando” i linguaggi, ha affiancato alle opere esposte un percorso sonoro. Nel soggiorno praghese in preparazione della mostra del 2013, al blocco per gli schizzi e alla macchina fotografica avevo affiancato un registratore digitale con il quale catturare suoni e voci della città; dal gocciolare delle fontane, ai rintocchi delle campane di S.Vito o del Convento di Loreto, al chiacchiericcio multilingue di Ponte Carlo, al viaggio in metropolitana verso Vyšehrad.

Era così cresciuta, giorno dopo giorno, la raccolta delle registrazioni audio che anche oggi accompagna il percorso espositivo.


Germano Paolini


Piazza San Venceslao - 2022 olio su tela - cm. 120 x 150

Ho iniziato al lavorare a questo dipinto nel mese di maggio 2022, con il desiderio di realizzare un nuovo omaggio a Praga.
Spinto dal senso di sgomento per l'invasione dell'Ucraina già in atto da febbraio, ho pensato di rievocare la triste esperienza praghese che nell'agosto del '68 aveva visto l'entrata dei carri armati sovietici nelle strade della capitale. Ma a sovrastare le immagini dell'invasione ho voluto raccogliere quelle di alcuni dei più significativi personaggi della storia e della cultura legati a Praga. Qui sotto una legenda con i nomi degli artisti e personaggi raffigurati..

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